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I Volti della Resistenza ~ Lindagine.it

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Osserva il vuoto, crea l’offerta, città deserta, fila al “mercato”. Per la fretta, manca la tua fetta, ad ogni festa, un post comandato. Volta la carta,  ma il potere ormai non ha più un volto. Rifletti la carta, credi che lo spirito rifletta ancora quell’inchiostro? Ma sai che in fondo  tra un bagaglio di valori colmo di resistenza, la leggerezza della coscienza critica è il colmo. ©️   Testo coperto da copyright ©️ Testo ad opera Linda Cianci Lindagine CHIAVI DI LETTURA: Come ben si evidenzia dalla prima quartina, il 25 aprile genera annualmente valanghe di “post comandati”, compresa anche questa Lindagine, che forse però non sono mai scontati. L'essenza del brano è la necessità di una consapevolezza sul processo e concetto di liberazione che si festeggia oggi, ma senza alcune pretese. Una consapevolezza che induca ad illuminare con riflettori differenti il giorno della liberazione politica e culturale dal fascismo. Non solo come una festività a scopo ...

Tutti per Uno, Uno per Tutti ~ Lindagine.it

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Tra ámbiti ambíti, post e posticipi un albatro all’alba in volo verso antiche capitali. Lì, uno squalo ed un leone, tra sovranità e nazione  agitan l’acque dell’agone pel dominio di terre e di mari. "Giovin Albatro, che scruti tra la nebbia fitta? Non sai che vincita e sconfitta son qui cicli ordinari? Tra i fari io getto la rete, ma dei mari bramo la sete. Bada che patti ed intese tra sovrani assoluti sono vani". "Giovin Albatro, perché ti ostini tra la nebbia fitta? Qui la calma non colma l’abisso dei miei mari. Come chi brama la sete, io bramo la fame delle loro prede. Sai che la guerra non ha destinazioni e il suo destino è errar tra azioni rivali?".   Ma l’albatro in volo, con un monito, squarcia ora la foschia: "Nessun asso nella manica assicura in eterno un regno dell'assoluto. Ceder parte dello scettro è il tributo per un potere duraturo e sapete già che "ogni potere si espande solo se si è contenuto". ©️ Testo coperto d...

Giornata della Memoria? ~ Lindagine.it

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  27 gennaio 1945 : abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. L. 20 Luglio 2000 n. 211 : viene istituita ufficialmente con testo di legge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il “Giorno della Memoria".   Si, dovremmo saperlo. Questa non è una semplice datazione, così come i deportati nei campi di concentramento non sono solo numeri.  Eppure la consapevolezza dell’orrore arriva in Italia solo 55 anni dopo e forse anche di più e “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. Ed è forse proprio su questo scarto che oggi va spostata l’attenzione. Uno scarto che ci insegna ed esorta a stare sempre in allerta, perché il ricordo fine a se stesso è vacuo; uno scarto che ricorda che la tutela dei propri diritti e delle minoranze non è scontata e mai definitiva, ma un obiettivo da perseguire sisifamente; uno scarto che rimbomba con le parole di un’illustre pensatrice ebraica che profeticamente scriveva: “È nella natura delle cose che ogni azione uma...

Tiro alla Fine ~ Lindagine.it

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  Ho mille quesiti, ma nulla questio. Oggi scrivo di getto, l'Io in ritornello: “Come domare i punti di domanda? Come sedare un’anima in assedio di dubbi? Anche se indugi, il sentiero non cambia. Ma puoi trasformare in obiettivi i bivi da cui rifugi. Sai che ogni porta ha una sua importanza? Ma non ogni albero è destinato a dare i suoi  frutti. E se i flussi di “carta” son per Te una condanna, puoi sempre costruire una barca sul fiume in cui fluttui. Sai, talvolta un raggio di sole acceca le vedute ad ampio raggio, e solo chi crede al miraggio, non cede alla mira delle onde. E qual è il senso del viaggio: cogliere o avere un attimo?" E solo chi doma il dettaglio, detta legge alla sorte. Io divago per distrarmi dal mio essere straniero, ma a bordo del mio veliero supererò ogni confine. Io cerco un siero al pensiero, ormai per me veleno e chissà se ci sarà mai in questo emisfero qualcosa a me affine. Allo scadere dell’alba, chi domerà le cime? Quando il sole più scalda, chi cant...

Dove Tira il Vento ~ Lindagine.it

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In quel tempo, nel regno del Vento, Foglie e Cemento in lotta per la luce del sole. Tra il gelo d’inverno e il disgelo del verno: s’alterna il governo, senza mai un vincitore. Tra lotte di ceto, lungo la via dell’aceto, tra un cedo ed un credo: sinfonie e rumore. Ma nel regno del Tempo a dominare è il silenzio: s’alterna il governo, senza mai un vincitore. Di lì un cervo, tra un coacervo di cemento, D’ambe le fazioni ammonì azioni e ambizione: "Per andar avanti bada a velar i tuoi vanti all'esterno, sai che solo di "concerto", si sventa "lira" di un vento a sfavore". Così ogni fazione si coalizzò contro i vecchi alleati, Rivalutati i rivali, cambia anche la direzione. Sai che non si chiudono affari a fari spenti?  E a far combattimenti spesso è solo una falsa convinzione. Testo coperto da Copyright ©️ Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine) ©️   CHIAVI DI LETTURA: Lindagine del mese di dicembre, dopo un breve stacco, ritor...

Penna Capitale ~ Lindagine.it

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Al barlume di un lume, tra le note della notte un giudice di corte dalla sua coorte fa ritorno. Tra echi di stormo, tonfi di gavel in piombo,  tribù in tribunali improvvisati affollano un lago del corso.  Ma il giudice accorto, quasi a corto d’olio, cerca di tagliar corto, devia dalla via del fiume. Ma il lume lo riconduce al “lago” del corso; devia invano dalla via del borgo, ora delle dune. “Signor Giudice, non sa che a raggirar il fato si perde solo fiato? A scena muta, muta scena mai lo scenario. Può solo imbrattare “d’olio” quel foglio di acqua.   Non sa che  su “lago della bilancia” naviga solo “l’arca del giudicato”?”. “Oh Lume, se le folle si pèrdono, io le perdòno, ma anch’io son uomo come loro e ho bisogno di luce. In balia del giudizio scambio da un po’ casa per causa, Ti chiedo solo una pausa, mirar quell’aula a porte chiuse”. Ma il lume non sentì scuse, adesso è buio pesto. Sai che non esiste scelta per chi è prescelto?  Così il giudice scrisse di g...

Alta Marea ~ Lindagine.it

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  Ho camminato sopra il cielo,   visto naufragar in terra. Ho spento l’acqua col fuoco,  visto dissetar la sete con la melma. Ho lanciato inciso un sasso,  s’è spaccato d’impatto con il mare. Ho visto onde non cadere,  spiagge  infrangersi per poi  ricamminare. Ho visto il vascello dell’intelletto chieder in prestito un po’ di anima. Ho illuminato una torcia col buio, visto stelle parlar di ufo, poi con e della loro scia atavica. Ho visto in giro l’inchiostro  scrivere su di un foglio di esseri umani. Ho ascoltato cuori aritmici al rintocco,  alzar di colpo i battiti della notte tra canti afoni. Ho visto il legno ardere il fuoco, scontri aerei contro nuvole e maestrale. Ho visto tagliare una foglia un foglio; ridisegnato l’immaginazione con l’intelligenza artificiale. Ed ho sfidato la gravità, bada nulla di grave.  A largo di un’idea, ma l’origine cela l’ombra. Contro grecale, tra la marea verso il prop...