L’unità dell’Arte ~ Lindagine.it


L'arte come la legge vien posta. Quando nasce assume vita propria. 

Di lì in poi la sua natura si sdoppia tra oggettiva e soggettiva:      

1) L'oggettiva presume l'interpretazione letterale, isolando il contesto; ben sappiamo però che ciò è assai contestato e di impossibile realizzazione per il campo artistico in cui il proprio vissuto ed anima fan da specchio e la "grammatica" è ben più che estesa. Eppure, il non riconoscere questo aspetto non significa che non esista.

2) La soggettiva è il fermo immagine emotivo di ciascuno, la cristallizzazione dell’anima che legge la frase, la fa propria e la contestualizza in base a quanto sa, in base a cosa crede. Ma non è pure questo un isolamento di frase?

In questo scarto, tra isolamenti di significati, solo l’interpretazione condivisa crea la visione d’insieme, restituendo all’opera d’arte, al pensiero, all’intenzione la sua vera natura, che da "più", divise ed individuali, paradossalmente, mediante il confronto tra più agenti, (ri)diventano una ed unità, come in origine.

Il rischio altrimenti è intendere l’arte libera quando nasce, ma ovunque in catene. E l’unico modo per spezzarla è l’anonimato. 


Author: Linda Cianci (Lindagine.it) ©️ 

Commenti

  1. L'opera d'arte ha un significato per l'artista che non necessariamente lo stesso condivide attraverso il linguaggio, spiegandocelo. Noi possiamo leggere l'opera d'arte così com'èo anche provare ad interpretarla se abbiamo una conoscenza dell'artista e del contesto. In entrambi i casi, possiamo goderne attraverso un nostro personale punto di vista, più o meno competente a seconda del nostro livello di conoscenza pregressa. Ad esempio, possiamo leggere la Divina commedia così com'è oppure apprezzare le allegoria e I significati sottostanti. Pensiamo ad una composizione musicale: lo spartito è la rappresentazione dell'opera d'arte, però per la maggior parte delle persone l'opera d'arte rivive nel momento della sua esecuzione, con varie sfumature di interpretazione, dalla più sedicente fedele a quella più soggettiva e attuale.

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    1. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero, @jannjazz. Il riferimento allo spartito e al mondo artistico è molto significativo: fa cogliere in maniera ancora più lo scarto esistente. Grazie ancora, alla prossima🔎

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  2. Ognuno capisce quello che vuole

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    1. In fondo, forse, è anche questo il bello. Non ci sarebbe sfida e sprone altrimenti nel migliorarsi e cercare il confronto ed il dialogo e quindi unità ed armonia. E' una palestra di equilibrio per imparare ad avere cura dei propri pensieri e degli altri. Non significa snaturarsi, anche se c'è chi potrebbe obiettare dicendo che spiegare troppo l'arte è di per sé l'atto che la snatura. Grazie anche a te per aver condiviso il tuo pensiero, alla prossima🔎

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