Sulle Spine ~ Lindagine.it






Oltre l'erta* collina, tra un clima di allerta,

popoli in guerra su di una cima, lottan tra quiete e tempesta.

Ma una spina li arresta, media tra “presa” di coscienza e "mura" in mattoni;

tra circhi e circoscrizioni: l’alba di una nuova ricerca.


Sai che mura possenti non creano possesso? 

Qui è sempre buio pesto, il sole cade spesso in un letargo eterno. 

Ma voi altri che ergete mura per un nuovo collegamento,

badate che anche un ingresso è fine a se stesso senza un qualche divieto di accesso.


Così di getto, la spina espresse verdetto, spronò al compromesso con mirabile riuscita.

In fondo, sai che ogni aspettativa di successo esige spesso più di una prospettiva.


E sai che a tratti siam attratti dal potere della luce o del metallo,

con in ballo il libero arbitrio che ad ogni bivio fa da arbitro.

Ma, in fondo, sai che il traguardo non è che il bilancio di qualche altro vecchio viaggio, 

da cui si è imparato come puntare sempre più in alto, sempre più in alto.


Testo coperto da Copyright ©️ Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine)




CHIAVI DI LETTURA :

Lindagine del mese di Novembre parla di Libero Arbitrio, di scelta e si sviluppa giocando con l'ambivalenza semantica della parola: spina, protagonista dell'intero componimento.

Essa rappresenta sia "la spina di corrente", cioè la luce ed un possibile simbolo di collegamento, ponte e compromesso; sia il "filo spinato", metafora per eccellenza di divisione.

Tuttavia, la trama mira e si sforza di ragionare in maniera un po' più larga ed andare oltre le due visioni, trovando un compromesso ed una via di mezzo, in quanto anche "il nuovo collegamento", se estremizzato e preso come unica soluzione, eliminando tutte le altre possibilità di "dialogo" con le altre opzioni, può rilevarsi ugualmente infruttuoso, proprio come si riporta nel componimento: "Ma voi altri che ergete mura per un nuovo collegamento, badate che anche un ingresso è fine a se stesso senza un divieto di accesso". [...]

Il libero arbitrio che "ad ogni bivio fa da arbitro" è una metafora che vuol velatamente indicare la responsabilità sia personale che collettiva delle scelte [...], anche innanzi al potere del "metallo" e della "luce": simboli che richiamano rispettivamente la prima circostanza citata in merito alla presa/spina di corrente o di coscienza (non è un paragone casuale); e del filo spinato. 

Gli ultimi versi chiudono con una nota positiva, auspicandosi un lieto fine, cioè la riuscita del giusto compromesso tra "presa di coscienza e l'innalzamento del muro in mattoni". Non a caso, se dapprima lo squilibrio tra queste due misure non permetteva l'alternarsi tra luci ed ombre, luna e sole* tra i popoli, proprio per tal motivo in stato di allerta, adesso "il traguardo" ha trovato il suo  "bilancio" ed ha "imparato come puntar sempre più in alto".


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*erta collina è un’espressione arcaica per “irta collina”.

*richiamo alla vecchia Lindagine "A tempo determinato"


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