"11/09: L’istantanea di un Mondo da rimettere in posa”.
"Il mazzo di carte è mischiato, tutte le regole sono truccate. Benvenuti alla morte dell’era della ragione. Non esiste bene o male, solo star dentro o star fuori”. "C'è solamente l'amore per il potere".“
Queste due note citazioni, scelte volutamente per stimolare e stuzzicare il pensiero critico, sembrano l’ideale per ricordare una tra le più tragiche svolte epocali avvenuta oggi, 23 anni fa: l'11 settembre. Data che sembra quasi essere una mossa istantanea del mondo "semplicemente" da rimettere in posa.
L'11 settembre 2001, meglio noto più gergalmente come “attacco alle torri gemelle” da Al Qaeda contro gli U.S.A., ha segnato l’inizio di molti squilibri geopolitici internazionali. Tra questi, vale la pena citare: la guerra al terrore (una campagna militare globale contro l’Afganistan e l’Iraq) ; l’erosione delle libertà civili, come il Patriot Act negli Stati Uniti; il formarsi di nuove ondate di estremismo e di gruppi radicali come l'ISIS. È stato il generarsi dunque di un forte senso di paura e sospetto che ha influenzato in larga scala le relazioni internazionali, diritti civili e strategie militari dei paesi del mondo.
Il punto di analisi, tuttavia, è un altro in questa “Lindagine”: pensare semplice, pensare critico rispetto ai giorni d’oggi, all’anno corrente: il 2024.
L’11 settembre solleva ed ha sollevato, infatti, domande etiche e politiche che restano aperte tutt’oggi. Osservando i conflitti in Ucraina, Medio Oriente e altre regioni, vien da chiedersi: abbiamo davvero imparato qualcosa o forse “tutto ciò che l’uomo ha imparato dalla storia, è che dalla storia l’uomo non ha imparato niente?”.
Gli interventi militari sembrano ripetersi come risposte automatiche ed il mondo sembra “ricercar la pace anche al costo di far la guerra”, bloccato nel movimento di un pendolo bellico tra “aprire il fuoco” e “guerra fredda”.
Eppure la speranza e la volontà di costruire soluzioni diplomatiche e durature non sembrano essersi ancora spente nel black out dell’umanità. Ecco che così come 23 anni fa, anche oggi è indispensabile scegliere di voler non dimenticare, riflettere ma soprattutto agire concretamente, su come poter bilanciare al meglio la sicurezza, libertà e pace, senza cadere nella tentazione più facile, più appetibile e più “naturale” a cui cedere: la guerra del tutto contro tutti.
©️ Author: Linda Cianci (Lindagine)
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