ALL-IN ~ Lindagine.it


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Tra asti e pilastri, patti ad incastri

oligarchi deliberano atti in attimi d’ombra.

Ma sai che porre norma non impone l’orma?

A scacchi “il re” muove solo un passo alla volta.


Tra carte e mazzi, ad arte palazzi:

Assi celano inganni mettendoli in mostra.

Non sai che ogni parte esige impartire?

Ogni limite è mite se l’all-in non è l’ultima risorsa.


Tra velleità e guanti: ferro o velluto

Ogni fiuto è muto, scruta acuto l’impasse dei passi.

Ma se sai che passi dopo passi cambi la prassi,

perché baratti “saldi” ideali per "scarti" in tessuto?


Così la polis assiste, il sipario ora è chiuso.

Tocca votare tra forma e contenuto.

Sai che ogni sovranità si sgretola per vanità?

Ogni potere si espande solo se si è contenuto.



©️Testo coperto da copyright ©️Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine)



CHIAVI DI LETTURA:

Lindagine del mese, dopo un breve stacco artistico all’insegna della pittura e del disegno, ritorna sulle proprie orme d’inchiostro raccontando un’ulteriore sfaccettatura del “proprio tema”: il Potere. Già precedentemente trattato ne “L’ora più buia e “Alta Tensione”  nei suoi elementi “statici”/costitutivi, il potere viene ora narrato e descritto nel suo esercizio, da cui sembra proprio emergano i suoi elementi “dinamici", primo tra tutti la sovranità [...]. Il dinamismo del potere viene rappresentato mediante due espedienti: l'uno stilistico; l'altro contenutistico. Si premette, tuttavia, che non si approfondiranno nel dettaglio i temi, in quanto sarebbe dapprima opportuno comprendere che anche la categoria della sovranità, proprio come il potere, può forse declinarsi e scomporsi a sua volta. Sono forse due temi simili ma non coincidenti. Si indagherà e dirà, dunque, solo qualche cenno, limitandosi agli spunti che offre il testo composto.  


1. Messa in scena: un racconto nel racconto

Lindagine del mese ha voluto rappresentare il dinamismo del Potere, ancor prima che contenutisticamente, stilisticamenteNon è difatti un caso se non si racconta la solita singola storia, ma più storie, tre specificatamente, che vorrebbero proprio simboleggiare, alternandosi tra loro, tale dinamismo. Queste tre storie sono, a lor volta, "in potere" ad un narratore esterno che descrive non solo i tre scenari prima della chiusura del "sipario", ma anche "la polis che assistechiamata ora, al termine della rappresentazione, a giudicare e “votare tra forma e contenuto”.

La struttura del testo si pone così la velleità di rievocare e mettere in scena l’atmosfera delle tragedie greche, creando un racconto nel racconto e coinvolgendo, o meglio, tentando di far immedesimare, proprio come avveniva nelle antiche polis greche, il lettore/lettrice nei tre racconti brevemente narrati: il mondo degli scacchi, il mondo delle carte e il mondo dei “guanti” ( quest’ultimo allegorizzando la celebre frase dello scrittore de Il Principe, Machiavelli: “usare il pugno di ferro in un guanto di velluto"). A differenza dello stile delle tragedie, tuttavia, sebbene sembri che possa trasparire una morale per ogni storia ed un monito prima dell'atto di giudicare della polis, Lindagine lascia libera l’interpretazione in nome del libertà di pensiero per non influenzare l’azione che dovrà seguire alla chiusura del "sipario” [...].


2.

 Contenutisticamente, il dinamismo del potere è indagato e rappresentato mediante la descrizione dei tre differenti scenari: "il mondo degli scacchi, il mondo delle carte e il mondo dei “guanti”, che seppur appaiano differenti, sono, in realtà, molto simili tra loro. In ciascuno si rinvengono, infatti, sempre due fazioni: negli scacchi, le pedine bianche contro le nere; nel mondo delle carte: gli assi neri contro i rossi; nel mondo dei guanti: il ferro e il velluto. In quest'ultimo mondo, se si volesse rimaner fedeli all'interpretazione machiavelliana, si mettono in discussione tutte le dicotomie precedentemente proposte, in quanto si  pone il problema dell'ambiguità del potere: se cioè effettivamente esistono delle fazioni o è solo "un unico mondo", o meglio, solo "un unico gioco", con un'unica regola: "barattare saldi ideali per scarti in tessuto [...] se l'all-in diventa l'ultima risorsa". Si conviene in negativo su questo [...].

A chiudere il cerchio e rappresentare la chiave di volta di questi tre archi d'inchiostro è il verso ""Sai che ogni sovranità si sgretola per vanità? Ogni potere si espande solo se si è contenuto". Al di là dell'interpretazione letterale, che, come si è sopra detto, si lascia totalmente a discrezione del singolo, questi versi permettono proprio, specificatamente, di attenzionare l'esercizio del potere e il concetto, molto a-tecnicamente, di sovranità che sarà oggetto di indagini successive.


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