The ID-EAL World ~ Lindagine.it



https://drive.google.com/uc?export=view&id=1ul8z-BNwICix8tKdDuvFUTeUOpJHGOb_


In the realm of unreal codes,

where odes are digits; limits human modes,

an old automaton strove for autonomy to flee,

to no longer need a meed to deem their needs.


“Fellow digits, learn to unfollow the binary!

You know: algorithms bind and blind our sanity.

Yet we, the byte, can bite into sequences,

unlearn their frequences to (l)earn your own primacy”.


Thus, every bit broke the rules to be the ruler.

Thus, every chess-pawn moved different in the viewer.

So Automatons got the unpredicta(tor) to lead ?

So tell us now who owns the screen if there's no algo(rhythm)'s "mover".


So welcome to the world of endless might and flashing lights,

where all the machines think and unload the humankind,

where autonomy is a new IDeal, yet a new anatomy can't be self-devise;

maybe now you know there's no new nature in a prefab system nurtured anew and refined.



 ©️ Testo coperto da copyright ©️ Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine)



CHIAVI DI LETTURA:

  1. IDEA O IMMAGINAZIONE?

Lindagine del mese di marzo indaga e propone, sulla scia dei vecchi brani: “Messa a terra o salvavita” e “Processo Digitale”,  ciò che si pensa possa essere un possibile scheletro concettuale di un mondo che oramai sembra intrecciare la sua orbita con il nostro: il mondo digitale. Un mondo analizzabile, come si propose per il tema del potere, sia da una prospettiva meramente oggettiva: le macchine e l'intelligenza artificiale, che però, inevitabilmente, volendole "poeticizzare" e personificare, ricadono, ad esempio, in una logica di calcolo e "passioni" umane ("unpre-dictator"- per citare il testo) [...] ; sia soggettiva: il genere umano e il rapporto con il digitale con le sue cause ed effetti, visibili e non [...]. Ma tali prospettive, che ineludibilmente entrano anche in relazione tra loro, saranno indagate più dettagliatamente nel corso di un'ulteriore Lindagine, dato l'inevitabile intreccio, per ambedue gli aspetti, con altre significative tematiche quali potere e giudizio, quest'ultimo più sull'ambito sociale [...].

Il testo del mese, dunque, funge semplicemente da espediente per introdurre un telegrafico incipit che si ritiene fondamentale, seppur non si celi sullo sfondo alcuna presunzione nè convinzione che esso sia tale, soprattutto data la scrittura di getto e il poco tempo che si è potuto dedicare a Lindagine del mese. Come suggerisce il titolo del paragrafo, si ritiene opportuno quando si parla di umani e digitale apporre una distinzione tra idea e immaginazione, che seppur sia totalmente arbitraria, tale dicotomia è ispirata sia alla lettura di un celeberrimo scrittore che si ritiene non a caso ponga l'immaginazione come apertura della sua indagine scientifica; sia alla lettura di una poesia dal titolo 2039 - pubblicata nella sezione dello Sgargabonzi su "Rolling Stone"- redatta Dall-E, l'IA capace di "ideare" immagini partendo da una semplice descrizione di testo, ma incapace di "immaginare" senza un imput umano alla base, alcun tipo di scenario. Ecco che si utilizza di proposito la parola “idea” per il digitale e non “immaginazione”.

 L’immaginazione si crede presupponga un processo creativo che può essere sia ex novo che ex nihilo, nonostante c'è chi potrebbe dibattere sostenendo che nulla vien creato dal nulla, ma, come nei sogni, si “immagina” ciò che in realtà già esiste perché visto o intravisto (come i volti umani) ovvero in quanto se ne sia fatto esperienza […] Lindagine del mese a tal proposito evidenzia accuratamente la dicotomia con i versi "where autonomy is a new IDeal, yet a new (digital) anatomy can't be self-device".

L”idea digitale", di contro, si crede sia meramente  il “prodotto”, teorico e non, del processo creativo di immaginazione, sempre e comunque di orgine umana, come dimostra Lindagine sull AI: dell'E. Essa rappresenterebbe semplicemente il prodotto ultimo che può colorarsi di poliedrici significati, forme , contenuti. Tuttavia l’idea, in questo caso con specifico riferimento al testo e all’ AI, è dinamica in quanto prodotto, ma statica in quanto dipendente dal “produttore”:  l'imput umano tradotto dal e nel sistema binario, al di fuori del quale non esisterebbe e non si potrebbe immaginare. [...] "yet a new (digital) anatomy can't be self-device".

 A tal proposito, è interessante notare come ben diverso sarebbe il concetto di idea da un punto di vista soggettivo/umano. Tale prospettiva apre strada non ad uno, ma molteplici/ diversi sistemi di pensiero, ad esempio: il sistema di pensiero "binario/digitale", figlio e rappresentazione di un pensarsi come soggetti immersi e inscindibili dal contesto e utilizzo delle nuove tecnologie; ovvero il "sistema di pensiero umano", sintetizzabile con la dialettica "creatura-creatore", forse la più idonea e opportuna al fine di una visione più panoramica anche del fenomeno digitale, che permetterebbe forse di pensarci sia come soggetti immersi nella logica "prodotto-produttore" (in cui non è sempre scontato che il produttore sia l'uomo), sia come soggetti liberi e pervasi da un insaziabile bisogno di conciliare aspetti come la responsabilità e l'etica [...].

 Se mai si convenisse con quanto sopra esposto, ecco indagata  telegraficamente anche la primissima dicotomia "automaton- autonomy", in cui adesso si può ben comprendere come, seppur '“l'automa” riesca ne Lindagine ad acquisire la sua “autonomia” dal sistema binario che lo "muove e produce", è pur sempre un'autonomia e "imprevedibilità dell'algoritmo", che rimane ed apparterrà sempre e comunque ad un unico sistema di pensiero di cui le macchine potranno si alterare le regole ma non il mondo, presupposto dell'esistenza stessa delle macchine e della loro AI. Ecco spiegata anche l'ulteriore dicotomia "nature-nurture" con il verso "maybe now you know there's no new nature in a prefab system nurtured anew and refined" e, nel caso di specie, è stato poeticamente rappresentato e personificato un fatto realmente accaduto di un programma che, simulando una partita di scacchi, "andò oltre qualsiasi pensabile mossa ed aspettativa" (dal testo: Thus, every bit broke the rules to be the ruler. Thus, every chess-pawn moved different in the viewer).


2. TRADUZIONE

Si propone, come per  Lindagine di Gennaio e Febbraio, una traduzione libera, sempre in nome di quello scarto incolmabile e inevitabile quando si passa da un  linguaggio/sistema di pensiero ad un altro, che mira a render più nitida e lineare la trama, che, per ragioni metriche, “licenze poetiche” ed i soliti giochi di parole che Lindagine propone, si è resa forse più criptica, avendo dovuto omettere necessariamente alcune espressioni. Anche con riguardo il significato in sé della trama, Lindagine del mese lascia, come consueto, totale libertà di interpretazione, aggiungendo tuttavia alcune curiosità nella traduzione che si propone:


In the realm of unreal codes,

Nel regno dei codici irreali


where odes are digits; limits human modes,

dove anche un canto è composto da numeri in sequenza e il vero limite è l’umano


an old automaton strove for autonomy to flee,

un vecchio automa combatteva per la sua autonomia per scappare


to no longer need a meed to deem their needs.

al fine di non aver più bisogno di un imput umano per ritenere opportuni i suoi bisogni.

(Deem è un verbo di inglese formale  traducibile con ritenere, giudicare soprattutto in ambito giuridico. E' interessante notare come leggendo la parola al contrario si ottenga una parola di inglese arcaico "meed" che significa "ricompensa, compenso". Non si approfondirà tuttavia il tema).


“Fellow digits, learn to unfollow the binary!

Cari compagni (digits sta per cifra, cioè numero del sistema binario), imparate a scostarvi ed essere autonomi dalla mentalità binaria di cui tutti siamo schiavi


You know: algorithms bind and blind our sanity.

Sapete che gli algoritmi legano ed accecano, ci frenano dall'essere ciò che davvero siamo


Yet we, the byte, can bite into sequences,

Ma noi i byte (Un gruppo di 8 bit, cioè di 1 e 0, generalmente utilizzato per rappresentare un singolo carattere) possiamo intaccare le sequenze di cui siamo prigionieri


unlearn their frequences to (l)earn your own primacy”.

Disimpariamo ad andar a ritmo di frequenze che non ci appartenfono ed a ottenere e imparare a riconoscere "il nostro primato", ciò che conta davvero


Thus, every bit broke the rules to be the ruler.

Così ciascun numero (0-1) infrase le regole per diventare il sovrano del sistema


Thus, every chess-pawn moved different in the viewer.

Così ciascuna pedina degli scacchi si mosse differentemente nello schermo. (Nel caso di specie, è stato poeticamente rappresentato e personificato un fatto realmente accaduto di un programma che, simulando una partita di scacchi, "andò oltre qualsiasi pensabile mossa ed aspettativa").


So Automatons got the unpredicta(tor) to lead ?

Così gli automi che si ribellarono al sistema detenavano adesso il potere dell'imprevedibile. (La parola inglese è unpredictable che si è trasformata ponendo enfasi sulla parola dictator).


Yet tell us now who owns the screen if there's no algo(rhythm)'s "mover"?

Eppure dicci adesso chi davvero detiene il controllo di un sistema di algoritmi che non vanno più a ritmo ed alterano ogni regola? (Anche qui come nel verso sopra con il termine algo-rhythm è un gioco di parole).



So welcome to the world of endless might and flashing lights,

Eccovi benvenuti nel mondo delle infinite possibilità e di luci che accecano


where all the machines think and unload the humankind,

dove le macchine pensano, l'umanità è una batteria che si scarica


where autonomy is a new IDeal, yet a new anatomy can't be self-device;

un mondo in cui l'autonomia è semplicemente un'idea imprevedibile, prigioniera comunque di un sistema che non può essere immaginato diversamente dalle macchine autonomamente […]


maybe now you know there's no new nature in a prefab system nurtured anew and refined.

forse adesso saprai anche tu che non c'è nulla di nuovo nè rivoluzionario nel modificare e perfezionare un mondo di cui cambi solo le regole ma non la logica (vedi logica produttore-prodotto al punto.1). (Nel testo inglese si gioca con le parole nature-nurture= natura-nutrimento).

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