Messa a terra o Salvavita? ~Lindagine.it
Aghi magnetici in frenesia,
schiavi della minima scossa di corrente,
osserva il circuito ora in avaria
la direzione mutò, ma nessuno mai disse niente.
Una carica di prova bussò al portale,
ma una superficie supplementare si ribellò.
Fu allora che ci si rifugiò nella realtà virtuale,
ma fu come guidare sulla terraferma un pedalò.
E siam forse una moltitudine o poco più,
in balia del solito chiù,
per rientrare nei parametri del sistema binario.
E siamo forse eterni deja vu,
ripetuti in loop:
sempre in ritardo, ma mai fuori orario.
©Testo coperto da copyright ©Testo ad opera di Linda Cianci
CHIAVI DI LETTURA:
1. CURIOSITA':
Lindagine del mese si ispira al concetto fisico di campo elettro-magnetico, ampliandone, forse, la veduta, in un’ottica più moderna e “tecnologica”. In questo primo punto può essere interessante conoscere:
- La teoria dell'elettromagnetismo è stata sviluppata a partire dal 1800 e nasce dall'osservazione di una correlazione tra i fenomeni dell'elettricità e del magnetismo, prima di allora trattati separatamente.Fu Maxwell ad elaborare nel 1864 la prima teoria moderna dell'elettromagnetismo,raggruppando in un'unica teoria tutte le precedenti osservazioni, esperimenti ed equazioni.
- Una carica di prova è una carica elettrica abbastanza piccola da non modificare, a causa delle forze che esercita, il sistema.
2. UN PASSO INDIETRO?
L’intero brano si incentra sull’"impulso", inevitabilmente progressista, che le nuove tecnologie e innovazioni suscitano nell’essere umano. Un impulso che muove e smuove l’anima e la riempie di ύβρις, ma allo stesso tempo, indubbiamente, consente a ciascuno di esser “faber fortunae suae”. Ma rimane sempre e pur sempre un impulso.
Ecco Lindagine dunque: Gli esseri umani stanchi, talvolta, di una società civile, cercheranno sempre di ritornare alla loro essenza, mai del tutto soppressa, in cui poter essere schiavi (liberi) del loro impulso e non di regole. Eppure, sembra che queste passioni comunque dettino una legge, seppur non la scrivano. È il caso del web: il nuovo stato di natura, normato da una consuetudine emozionale che sa di libertà.
A tal proposito, è bene far cenno , prima de Lindagine, al concetto di consumismo emozionale. Se ne parla spesso infatti, eppure sembra non esserci, alla luce di quanto detto e si dirà, nulla di che sorprendersi. Il consumismo emozionale sta al web, come un codice sta ad un qualsiasi ordinamento.
La realtà virtuale, difatti, è il nuovo mondo moderno, come l’America per il XV secolo. Come tale, va costruito e costantemente restaurato (riferimento Lindagine del mese precedente), essendo consapevoli della “natura dei propri “abitanti/users”, che in fondo è sempre la stessa: la natura umana, passionale. Tutto ciò affinché il “circuito non vada in avaria” e non si rimanga in “balia del solito chiù […]”. Del resto, ciò che è nuovo non ha regole ma l’abitudine influenza comportamenti che se reiterati e condivisi son destinati a diventarle e autoimporsi. Si sarà qui, come qualcuno sostiene, più “liberi” ma non ci si convinca che libertà sia mutare la schiavitù sociale in emozionale, faremmo solo un passo indietro nella storia. Non si neghi tuttavia, il grande progresso e beneficio che segue da queste innovazioni. La chiave sta, dopo tutto, nel trovare un equilibrio.
Il resto dell’interpretazione del brano si lascia al Lettore/Lettrice, seppur ci siano una miriade di altre questioni da dover trattare. Qui si conclude semplicemente con una domanda, forse banale: Sarà Libertà o Progresso ? Sarà Passione o Nuova Regola?
Molto stimolante intellettualmente, per la domanda non c'è una risposta netta. Dipenderà da noi, dalla nostra maturità.
RispondiEliminaGrazie per il pensiero condiviso. Colpisce molto l’ultima parte di frase scritta. Sembra quasi essa stessa la “risposta netta” in realtà, soprattutto nella parte in cui si riferisce alla “maturità”, che pare alludere ad una necessità di nuova “educazione”, su più livelli.[…] Condivido la linea di pensiero di fondo, ci sarebbe molto su cui riflettere. Grazie per lo spunto, ci sarà modo di indagare più accuratamente. Alla prossima
EliminaSiamo liberi di decidere di che cosa essere schiavi. Il Progresso genera strumenti (e nuove abitudini) e non sempre siamo liberi di decidere su quali utilizzare, quando farlo o magari liberi di non farlo. Non possiamo, però, chiudere fuori dal nostro mondo il cambiamento e provare a comprenderlo per avere nuovi punti di riferimento quando vi sentiremo un po' persi. E se dovessero vendere strane bussole che ci orienting come vogliono loro allora basterà aspettare che arrivi la notte e interrogare le stelle. Grazie per la riflessione 🙂
RispondiEliminaGrazie a Te per la tua riflessione. Molto suggestiva la metafora della bussola e delle stelle, sembra quasi un richiamo al non dover mai perdere la propria essenza umana e, se mai così capitasse, nella natura possiamo ritrovare l'equilibrio perduto, rispecchiandoci. Molto allusivo anche il riferimento alle "nuove abitudini" e al "non doversi chiudere fuori dal mondo". Anche per questo ci sarebbe molto su cui riflettere. Grazie per lo spunto, ci sarà modo di indagare più accuratamente. Alla prossima
Eliminahttps://hshmiblog.blogspot.com/2022/11/the-factor-of-observational-learning.html
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