Processo Digitale- Lindagine.it
il tessuto sociale cucito con ago e filo digitale;
con capi di stato o capi d’abbigliamento?
Vuoi essere social oppure sociale?
Sarà che siamo statue esposte alla mostra sociale,
marchiate da un doppio tocco o parole digitate,
la realtà vittima di una fitta "rete",
noi siamo le prede che bramano il reame.
Ma non lo puoi spiegare, solo postare;
Vuoi metterti l’anima in pace o continuarti a dannare?
Sembrava un verdetto quello che cercava di intonare:
"Overdose digitale:
disintossicazione sotto processo
per effetto collaterale.
Il codice virtuale ha emanato sentenza:
Deve esser condannato all'ergastolo dell'inefficienza”.
Testo coperto da Copyright ©️ Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine)
“Processo Digitale ”ecco #Lindagine di questo mese di luglio.
Il mondo della rete per quanto si possa pensare “anarchico” è in grado di imporre più regole di un codice stesso, talvolta. È in grado di costringerci a seguire determinati parametri, che sembra ci rendano più liberi, ma in realtà è più una necessità seguirli che una volontà. È il caso dei trending topic, ad esempio. Non sono troppo da biasimare, tuttavia. Creano, infatti, quell’unione che manca all’interno di un mondo che seppur senza limiti, è pieno di settori e divisioni per interessi e argomenti. Serve un punto di incontro.
Eppure, come il testo stesso dice, Lindagine di oggi si concentra su questo aspetto particolare: “Disconnettersi, Saper disinnescare”. Ci sono molti effetti positivi della rete, saremmo ipocriti ad affermare il contrario, ma gli effetti collaterali equilibrano la bilancia e tra questi il più rilevante è la smania di potere e volere “controllare” tutto e tutti.
Ecco allora che “disconnettersi” diventa un reato e necessita di un processo, si “rischia di scomparire” dalla visibilità altrui. Ecco che i trending topic, chi si ciba acriticamente, senza filtrare le varie informazioni, rischia di ammalarsi di “pre-carie-tà” ed è condannato all’ “ergastolo dell’inefficienza”, cioè del non pensiero. […]
Insomma, niente di nuovo, probabilmente. Ma c’è un dettaglio in più che abbiamo omesso. Ed ecco che il testo in rima completa.
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