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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Polvere di stelle

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Il male: la verità più sincera dell’essere umano. Il bene: l’ipocrisia più venduta a buon mercato. Ad ogni stretta di mano, la vita sta più stretta; una svista è richiamo, l’emozione è asettica. Amore: l’odio più profondo dell’essere umano. Odio: la morte dell’io e la rinascita dell’io amo. Ad ogni amo, un’acqua territoriale: ambasciatore d’alto mare invoca invano pace. Sentenza: questione di stile. Le rime sono pensieri a incastro siderale. I l paradosso è unità, l’unità è individuale; se cerchi una risposta, smetti di cercare. Vita: flussi di coscienza da arginare: sfera razionale e polvere di stelle alterano file; come la luna che ride, ma è il buio a renderla tale; non esiste sempre un codice per poter giudicare. Testo coperto da Copyright ©️ Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine)

“Mettiti scomod@“ (giornata mondiale della poesia)

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Mettiti scomod@, buca la bolla, incontra l’ignoto, inciampa, ora crolla. Rivolta la folla, ma non gli altri, sei tu, tutti i volti che vedi, sono pensieri in deja vu. Mettiti scomod@, perdi il controllo, decolla dal molo, ora fermarti di colpo; immagina la gravità che innalza il corpo: la terra ora è cielo e tu sogni un porto. Sottosopra: il centro ora è bordo, intendere tutto può alterare il ricordo. Conversazioni non comuni stonano l’accordo: sono fiumi in piena che inondano il borgo. Ma mettiti scomod@, altera le reazioni:  siamo acqua aforme, la forma è dei contenitori; non siamo subito colori: la luce è bianca; quindi mettiti scomod@, vai oltre, immagina. Testo coperto da Copyright ©️ Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine)

The high-tec race: corpo&voce-schermo&covid19 (parte3)

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La maschera non è la persona, è l'uomo. La maschera non è l’uomo, è la voce. Linguaggio mattone, ma il suono è l’edificio: Se non animi le parole, a che serve l’artificio? Dai maschera ai pensieri, sennò che rimane? Dai materia ai desideri,sennò che sogni a fare? Ma non è il linguaggio, è l’aedo a palazzo  che musica un arazzo dando voce all’immortale. È un simbolo e non puoi farne altrimenti, ma un simbolo è un caleidoscopio se ci pensi. Muta tra i concetti, noi ci esprimiamo a gesti ma ora dalla caverna impara un linguaggio. Ma non è sufficiente, devi animarlo: miraggio. Se non sai leggerli, a che serve scrivere testi?  Prendi in prestito concetti, troppo di te in questi argomenti: La maschera è parola, ma non linguaggio. Voce: la maschera dell’anima, la lancetta del ticchettio. “Sai dirci come?” Ma ID apparenti frantumano l’arte,  se il copione manca di un attore che dia voce alla parte, al proprio io. Testo coperto da Copyright ©️ Testo ad opera d...

Empathy Lost

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  W hat if, what if I assert this:  "Learn to learn without unlearning yourself".  The more we learn, the less we know.  The more we learn, the less we feel.  It feels like a gear with rust in its thoughts,  cheers to all who ignore this deal.  Ignorance is bliss, sorry if I assert. Where there's logic, there's a counterfeit. Now intellect's fooling me, it alters myself, everyone aims for nonsense, hoping not to blend.  But let's backtrack. This world still ain't too loud to turn my mind off, i n this screen: no ideas, no humanity to speak of.  But tell me “how you feel”, “what you see”, is it real?  You won't see me, yeah I see, I should stop: now raise your glass until “empathy’s lost”. Testo coperto da Copyright ©️ Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine)

Conte & Draghi : una “fiaba” medievale

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Il buio dello spazio sogna gli anni luce, un’eclissi “sociale”, il buio, stanca del “lume”. Come dati sensibili, troppo scientifici per un nome così? Ci sono poi “Capitol”i  scarabocchiati a colpi di tweet. Ma fine della cronaca, è il bello del contrario. Forse allora il mondo è intrappolato in un fuso orario, cioè una “fiaba medievale” ma che rimane sul vago, affidando la trama ad un “conte” e ad un “drago”. Ma fine della cronaca, è il bello del contrario: là dove dividono, non esiste divario. Come “modi” di governo che vengono al pettine, ma “colori” senza “artista” non fan mica un “quadro". Testo coperto da Copyright ©️ Testo ad opera di Linda Cianci (Lindagine)

Da Nemo a Nome : uno strano anagramma (salva il tuo nome)

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Psicologia da bar  versa liquore monocolore. Versi clone da qualche bazar ostinano il confronto dell'evoluzione. In sosta sull'autostrada del sole, in retrovisore canta il futuro anteriore: "Ma che bella questa generazione, dici suona male? ma rimane pur sempre canzone”. Tu quindi salva la tua voce, il mondo è una bella storia che cambia intonazione, ma pause e silenzi son note per un compositore, e decidi tu il tempo in battuta, scrivi tu il tuo copione. E se tal visione è utopia, il "boom" è opinione, com e Roma che è codice, Atene costituzione. Se la trama è la stessa, novello parole: scrivi tu la tua storia, ma prima salva il tuo nome. Perché l’inchiostro altera gli eventi, la narrazione: Nemo è l’anagramma di ogni singolo nome. Ma la voce è unica seppur muti tra le persone: puoi scordare chi sei, ma ora accorda il tuo nome. E se stona l’orchestra, rimani tu il compositore. La sfida è restare in bilico tra le parole ché capita a volte ci si ascolti, ma tra qu...

TIC-TAC: Il Ticchettio dell'Anima

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Siamo onde radio a frequenza alterna: l‘io è scandito? Tic Tac: ma là dove termina il finito, inizia l’infinito. Cucito un punto di domanda, tocca dar voce-forma di siepe- alla radio, ma capita a volte che in onda ci travolga la paura del nostro stesso audio. Cosi, di rito. Tu cosa hai capito? Hertz si alterano, ma dov’è la forma?  Il ticchettio dell’anima si capta, non si ascolta: è tutto ciò che non dice e non fa. Così di rito. Tu cosa hai sentito? Hertz si alterano, ma dov’è la forma? Si capta, non si ascolta: è tempo di andare in onda? Si ma non è tic, No non è tac. Cambia stazione, ma senza volto è metà anima. Sarà che ancora ci si commuove, ma non ci si smuove: l’onda non s’anima. Stessa stazione: ma senza volto è metà anima. Onde radio a ritmo di un punto e altrove: che dice la voce? Il #ticchettio dell’anima si anima? E se si, sai dirci come?  Sarà come pietra lavica: frequenza statica, ma ritmica dinamica. Il ticchettio dell’anima si anima, ma come? Che dice la voce?...